La salute delle piante viste dallo spazio - Uniud nella missione satellitare Flex
Le misurazioni vengono seguita da un team di ricercatori dell’Esa, che coordina il lavoro, e delle università di Udine, Milano Bicocca e Poznan (Polonia), dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e del Centro ricerche Jülich (Germania).
La missione Flex, in partenza nel 2022, prevede la messa in orbita di un satellite che mapperà dallo spazio la fluorescenza delle piante, ossia la frazione di energia luminosa non visibile dall’occhio umano emessa dalla clorofilla. Ciò consentirà, in prospettiva, di avere un monitoraggio continuo dello stato di salute e della produttività della biosfera terrestre.
La fluorescenza è un indicatore specifico del funzionamento della vegetazione, delle condizioni di vitalità e stress. Di conseguenza, le informazioni raccolte dal satellite miglioreranno la nostra comprensione sulla quantità di carbonio immagazzinata dalle piante e sul loro ruolo nei cicli del carbonio e dell'acqua. I risultati potranno essere utilizzabili, tra l'altro, per migliorare la qualità dell'agricoltura, diminuire l'uso di pesticidi, salvaguardare l'ambiente marino e le grandi foreste, combattere gli incendi, approfondire gli studi sul cambiamento climatico.
Il gruppo di ricerca dell’Ateneo friulano coinvolto nel progetto è composto da Giorgio Alberti, Gemini Delle Vedove e Alessandro Peressotti, appartenenti al Dipartimento di scienze agro-alimentari, ambientali e animali.