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Scienza e Tecnologia

Rivelata l’eredità genetica della Magna Graecia

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Per la prima volta un team di antropologi e archeologi delle Università di Pisa e di Oxford ha identificato i segnali genetici derivanti dalla colonizzazione greca del Sud Italia e della Sicilia (Magna Graecia) in età arcaica (VIII-V secolo a.C.). Lo studio, appena pubblicato sulla rivista internazionale del gruppo Nature “European Journal of Human Genetics”, ha individuato nella popolazione attuale della Sicilia orientale una chiara “impronta genetica” compatibile con una migrazione dall’isola di Eubea nell’Egeo in età arcaica.
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Alla scoperta delle origini e del destino dell'universo

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“Cherenkov Telescope Array - CTA” (https://portal.cta-observatory.org/Pages/Home.aspx), il progetto che coinvolge a livello mondiale oltre mille ricercatori, con l’obiettivo di osservare tramite telescopi parabolici i raggi gamma ad altissima energia provenienti dallo spazio profondo per indagare la genesi e il destino dell’universo, è pronto per entrare nella fase esecutiva.
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Università di Parma e CNR contro il dolore

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UNIPR e CNR insieme per la lotta contro il dolore. È questo lo scopo dell'accordo di programma firmato oggi presso la sede dell’Università di Parma. Il Rettore dell’Ateneo Loris Borghi e il Presidente del CNR Luigi Nicolais hanno siglato un’intesa che porterà alla nascita del Progetto BIOGENAP "Centro Di Bioelettronica, Genomica E Nanomedicina" per un Approccio Diagnostico Terapeutico Traslazionale e Personalizzato in Terapia del Dolore, apportando così un significativo valore aggiunto nelle diverse vie di cura del dolore cronico.
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Paleodentista: il più antico caso di intervento dentale datato 14,000 anni fa

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Una delle ultime ricerche pubblicate sulla rivista “Scientific Reports”, ha retrodatato al tardo paleolitico superiore la più antica evidenza archeologica di intervento manuale per trattare le lesioni cariose. Il team, guidato dall’Università di Bologna (Dipartimento di Beni Culturali) e dall’Università di Ferrara (Dipartimento di Studi Umanistici), ha analizzato una lesione cariosa, presente sul terzo molare inferiore (mandibolare), appartenente ad un individuo maschile datato a 14,000 anni fa e scoperto nel 1988, presso il Riparo Villabruna (Dolomiti Venete - Nord Italia) dal team dell’Università di Ferrara.
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Grazie al Meltingpot più forti contro le malattie genetiche

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Pubblicato su Nature lo studio “Directional dominance on stature and cognition in diverse human populations” realizzato da un team internazionale di scienziati che hanno analizzato i dati di circa 350 mila persone per comprendere le modificazioni antropometriche e cognitive delle popolazioni nel corso dei secoli. Allo studio, coordinato dall’Università di Edimburgo, ha partecipato anche l’Università di Verona grazie al lavoro dei ricercatori Giovanni Malerba, della Genetica di ateneo e Gianluigi Zaza,
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Clima, influenza dei vulcani sulle precipitazioni raccontata da una stalagmite del Guatemala

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Periodi di intensa e prolungata attività vulcanica sembrano in grado di indurre importanti variazioni di piovosità nelle regioni tropicali. Lo rivela uno studio pubblicato oggi sulla rivista scientifica Nature Communications svolto da un gruppo internazionale di studiosi a partire dall’analisi di un stalagmite del Guatemala. Al team, guidato da Amos Winter paleoceanografo e climatologo dell'Università di Portorico, appartengono due italiani: l’oceanografo e climatologo Angelo Rubino e il climatologo Davide Zanchettin dell'Università Ca' Foscari Venezia.
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Un modello sperimentale per studiare la Sclerosi Multipla

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Team di ricercatori dell'Università di Verona coordinati da Pasquina Marzola, docente di Fisica di ateneo hanno condotto uno studio che dimostra la presenza di meccanismi di plasticità corticale in ratti affetti da encefalomielite autoimmune sperimentale (EAS), un modello di sclerosi multipla. Fin dai primi anni del 2000, la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) ha dimostrato come il cervello di pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) per assolvere alle funzioni motorie, cognitive e sensoriali compromesse dalla patologia sia in grado di reclutare aree corticali supplementari e definire connessioni alternative.
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Individuati gli indicatori sentinella per prevedere il collasso degli ecosistemi naturali

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Prevedere il collasso di un ecosistema naturale individuando gli indicatori sentinella che ne determinano la crisi. E’ questo il tema centrale dello studio di Lisandro Benedetti-Cecchi, Laura Tamburello, Elena Maggi e Fabio Bulleri del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa appena pubblicato sulla rivista internazionale “Current Biology”. La ricerca è durata sette anni ed è la prima sperimentazione di questa portata che avviene in condizioni naturali: per testare il modello teorico e i relativi indicatori, gli studiosi dell’Ateneo pisano hanno preso in esame le foreste di alghe dell’isola di Capraia nell’arcipelago toscano.
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Univ. di Milano-Bicocca - I nostri occhi funzionano come dei laser quando frugano tra i ricordi

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Due puntatori laser che cercano le informazioni nella mente. È così che funzionano i nostri occhi quando devono ricordare le informazioni archiviate nella memoria a breve termine. Il nostro cervello memorizza le informazioni sistemandole ordinatamente da sinistra a destra. E quando dobbiamo recuperarle dalla memoria, esploriamo lo spazio mentale muovendo gli occhi nella stessa direzione. Lo dimostra una ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, condotta in collaborazione con l’Università di Zurigo, pubblicata sulla rivista Cognition (Keeping an eye on serial order: ocular movements bind space and time doi:10.1016/j.cognition.2015.05.022).
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Univ. di Udine - Nuova app per misurare le prestazioni neuromotorie con lo smartphone

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Università e Azienda ospedaliero-universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine hanno sviluppato una applicazione per smartphone, chiamata MotorBrain, che misura le prestazioni neuromotorie degli utenti, in particolare delle mani. Questa nuova app potrebbe in futuro essere utilizzata a supporto dei metodi diagnostici utilizzati per individuare disturbi del movimento derivanti dall’invecchiamento o da patologie come il morbo di Parkinson. La neurologia, infatti, usa diversi metodi per misurare le prestazioni neuromotorie, alcuni basati su test ambulatoriali eseguiti con carta e penna, altri con l’ausilio di specifiche apparecchiature.
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Univ. di Pisa - Alla ricerca dei segnali sfuggenti delle particelle ancora da scoprire

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Trovare i segnali sfuggenti delle particelle ancora da scoprire, cioè non contemplate non contemplate dalla teoria del Modello Standard. E’ questo l’obiettivo dell’esperimento Belle-II che si svolgerà presso il laboratorio KEK a Tsukuba in Giappone e che vede coinvolto in prima fila, e in strettissima collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), un team di ricercatori dell’Università di Pisa.
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