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Il rispetto della dignità umana: un impegno per tutti

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Si sta svolgendo a Roma la seconda settimana di lezioni del decimo corso estivo di aggiornamento della Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il tema del corso, che si concluderà l’8 luglio 2011, è “La bioetica quarant’anni dopo: tra l’esperienza del passato e le sfide future”. L’obiettivo è quello di ripercorrere la storia della bioetica attraverso le sue trasformazioni e il suo sviluppo nella società occidentale, fino alla sua dimensione ormai globale. Fra i vari interventi, martedì 5 luglio 2011 il Prof. Salvatore La Rosa, Docente presso la Facoltà di Bioetica e di Teologia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, ha tenuto una conferenza sul tema della biopolitica.
“La biopolitica – ha spiegato Salvatore La Rosa – è figlia della bioetica. Nasce prima, ma ha una sua vera e propria connotazione dopo la nascita della bioetica. Sappiamo che la bioetica si occupa della vita umana e di conseguenza la biopolitica possiamo intenderla come l’arte del governare la vita umana. O anche la discussione delle questioni bioetiche in ambito politico. Quindi si tratta di una bioetica applicata nei contesti della politica. Non soltanto negli scanni delle varie realtà governative (parlamenti internazionali, parlamenti nazionali, governi regionali ecc.), ma in tutti i contesti della politica. Quest’ultimo aspetto ci consente di affermare che la biopolitica ha un respiro globale. Possiamo certamente affermare che nel grande processo della globalizzazione la biopolitica ha un ruolo di primo piano”.

Nella sua conferenza, Salvatore La Rosa ha sottolineato che “tutto ciò non può essere lasciato solo nelle mani dei politici di professione. Ad ognuno le rispettive responsabilità, nel rispetto delle parti”.

“Indubbiamente – ha affermato il Prof. La Rosa - la politica deve dare delle risposte decisive ma ogni cittadino ed ogni uomo comune deve impiegare degli strumenti di “osservazione” che permettano soprattutto ai politici di inquadrare nitidamente le assortite questioni sulla vita, così da avere una visione più definita e più basata sulla promozione della persona umana e sul rispetto della sua dignità. Uno su tutti? La biopolitica. Alla luce di tali argomentazioni, si evince fortemente il bisogno non solo di rimarcare quanto sia necessario conoscerla, ma anche di valorizzarla – evidenziando la sua bontà collettiva – e – una volta conosciuta – soprattutto di applicarla concretamente. Tutti, quindi, dobbiamo diventare protagonisti fornendo alla politica contributi ed idee, per il rispetto della piena dignità dell’uomo”.

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