
Il bullismo, infatti, oltrepassa la condotta disadattiva dei singoli individui e bambini e ragazzi vi partecipano come bulli e vittime, ma anche come aiutanti e sostenitori del bullo, difensori della vittima e osservatori passivi. Questi ruoli arrivano ad interessare fino al 60-80% degli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado.
A partire da queste considerazioni il seminario internazionale indaga il tema del bullismo nel suo rapporto con il comportamento delinquente giovanile, per illustrare formule di intervento attuabili. In particolare, dopo avere esaminato le caratteristiche del bullismo in relazione alla delinquenza e le possibili forme di contrasto (dott.ssa Simona Caravita), il seminario presenta come modello di intervento efficace per la prevenzione del bullismo un programma nazionale recentemente implementato in Austria (Prof.ssa Dagmar Strohmeier), per considerare, infine, come nel percorso giudiziario sia possibile affrontare anche in termini rieducativi la prepotenza diventata reato, presentando l’esperienza dell’Ufficio per la mediazione penale minorile di Brescia (Avv. Simona Ardesi).
Martedì 11 ottobre, ore 14.30, aula magna (Contrada S.Croce, 17) dell’Università Cattolica
Programma:
Dott.ssa SIMONA CARAVITA
Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Psicologia
“Il comportamento prepotente come possibile precursore della devianza giovanile: prevenzione e contrasto efficaci del bullismo”
Prof.ssa DAGMAR STROHMEIER
Upper Austria University of Applied Sciences, School of Health / Social Sciences
“Bullying Prevention in Austria: Development, Implementation and Evaluation of a Program for Secondary Schools”
Avv. SIMONA ARDESI
Ufficio per la mediazione penale minorile dell’ambito distrettuale di Brescia;
Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Sociologia
“Dal conflitto al reato: l’esperienza dell’Ufficio per la mediazione penale minorile di Brescia”