Udine - Le scienze dell'antichità nelle università europee: ne parla l'egittologo Antonio Loprieno
Organizzata dalle facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e letterature straniere e dal Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’ateneo friulano, la conferenza dal titolo “Da Menfi a Bologna: le scienze dell’antichità nell’università post moderna” analizzerà, in particolare, le conseguenze della riforma universitaria europea, la cosiddetta riforma di Bologna, processo avviato nel 1999 con lo scopo di creare una dimensione europea dell’istruzione e dell’insegnamento superiore. «Saranno proposte – anticipa Loprieno – alcune riflessioni di tipo storico-culturale sulla storia recente dell’università postmoderna».
Antonio Loprieno, nato a Bari, ha frequentato la scuola secondaria alla Scuola Europea di Bruxelles, dove ha conseguito il Baccalauréat Européen nel 1972. Si è quindi dedicato allo studio dell’egittologia, della linguistica e della linguistica e letteratura semitica all'Università di Torino, dove ha conseguito il dottorato di ricerca e ha lavorato come assistente. Successivamente ha svolto attività di ricerca all’Università Georg-August di Göttingen, è stato professore nelle Università di Perugia, della California (Los Angeles) e di quella Ebraica di Gerusalemme, all'École Pratique des Hautes Études di Parigi e all'Università di Heidelberg. Membro dell'Accademia delle Scienze di Göttingen e dell'Istituto tedesco di Archeologia, Loprieno dal 2000 è professore di Egittologia all’Università di Basilea, dove è attualmente rettore. Presiede, inoltre, la Conferenza dei rettori delle Università svizzere.