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“Come dar peso al futuro Far contare di più il voto dei giovani?”

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Università Cattolica di Milano - Il peso politico delle nuove generazioni, che in Italia si è drasticamente ridotto nel tempo, e le misure utili per tornare a far contare le nuove generazioni sulle scelte che riguardano il loro futuro e quello del paese. Sono questi i principali argomenti che saranno affrontati nel convegno “Come dar peso al futuro. Far contare di più il voto dei giovani?” in programma mercoledì 9 maggio alle 16.15 in Cattolica (Aula NI110 di via Nirone, 5).
Il convegno partirà da un dato storico rilevante: nel passaggio tra la Prima e la Seconda Repubblica, ultima fase in cui c’è stato un rilevante ricambio nella politica, i rapporti di forze erano a favore dei giovani. La fascia 16-30 contava quasi 13 milioni e mezzo di persone nel 1991. Mentre la fascia 60-74, già in ascesa, era comunque sensibilmente meno consistente, arrivando a poco più di 8 milioni. Oggi il rapporto di forze si è rovesciato a favore dei più anziani. La fascia 16-30 è scesa a 9,7 milioni, quella tra i 60 e i 74 anni è invece salita a quasi 10 milioni. Escludendo gli stranieri e gli under 16 che non votano, i  rapporti di forza nell’elettorato attivo sono i seguenti: elettorato 30 anni o meno, pari a 7,5 milioni, elettorato 60-74enni pari a 9,8 milioni.

Da questi dati emerge che la componente demografica che esprime la classe dirigente italiana (composta prevalentemente di over 60) ha un peso nettamente sovrastante rispetto ai Millennials (generazione emergente, composta da coloro che sono entrati nella maggiore età dopo il 2000, che hanno quindi oggi un’età inferiore ai 30 anni). Il peso relativo degli under 30 italiani sull’elettorato complessivo è uno dei più bassi al mondo e la classe dirigente italiana figura tra le più vecchie del mondo sviluppato. A queste considerazioni va aggiunto che in Italia le soglie anagrafiche per entrare in Parlamento sono tra le più alte: 25 anni per la Camera e ben 40 anni per il Senato.

Questi dati e indicatori su caratteristiche dei giovani e rapporti di forza tra generazioni emergono da una ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università Cattolica e saranno presentati nelle relazioni introduttive da Paolo Balduzzi e Alessandro Rosina dell’Università Cattolica di Milano. Seguiranno gli interventi di Claudia Cucchiarato (scrittrice e giornalista), Anna Granata (psicologa e pedagogista interculturale) e Alessandro Rimassa (scrittore e direttore centro ricerche IED).

Nella tavola rotonda finale saranno discusse varie proposte tra cui l’abbassamento del voto ai 16 anni, l’estensione agli stranieri, il maggior coinvolgimento dei giovani espatriati, il voto ai genitori per i figli minorenni, la soppressione dei vincoli anagrafici per accedere al Parlamento, l’introduzione di un limite dell’elettorato passivo a 60 anni e la ponderazione del voto con l’aspettativa di vita residua.

La tavola rotonda, moderata da Eleonora Voltolina (direttore de La Repubblica degli Stagisti) vedrà la partecipazione di Tito Boeri dell’Università Bocconi, Massimo Bordignon e Luigi Campiglio dell’Università Cattolica di Milano, e Beppe Severgnini, scrittore e giornalista del Corriere della Sera.

Sarà possibile votare le diverse opzioni su Facebook attraverso un sondaggio condiviso anche su www.repubblicadeglistagisti.it.

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