Univ. dell'Insubria - Avvocati giuristi e linguisti dibattono di multilinguismo e processo penale
Con il Progetto biennale su “Lingua e processo penale nell’UE”, la Commissione Europea intende incoraggiare la riflessione su temi interdisciplinari di grande rilievo per la formazione di operatori del diritto davvero in grado di sostenere la maggiore complessità culturale determinata dal contesto plurilinguistico in cui è in corso di sviluppo lo spazio giudiziario comune di libertà, sicurezza e giustizia.
Il programma di ricerca “Training action for legal practitioners”, curato dalla professoressa Ruggieri del Dipartimento di Diritto Economia e Culture dell’Università dell’Insubria, è rivolto ad approfondire le sempre più attuali problematiche che l'accentuato multilinguismo dell'Unione europea comporta nella redazione (in fase legislativa) e, soprattutto, nell'applicazione (da parte dei pratici, siano essi magistrati o avvocati) delle norme comunitarie in tema di assistenza e cooperazione giudiziaria internazionale.
Il seminario in programma sulle rive del Lario, in particolare, si sofferma sulle incalzanti novità che il panorama di diritto comunitario via via offre e dedica un’intera sessione al punto di vista dell’avvocatura sui problemi che il multilinguismo ha sull’efficace esplicazione del diritto di difesa.
La prima sessione di lavori mattutina- presieduta dal professor Ennio Amodio, Università Statale di Milano - è dedicata al tema: “Comparazione e lingua nel “nuovo” spazio di giustizia, libertà e sicurezza”. La seconda sessione, pomeridiana, è presieduta dalla professoressa Francesca Ruggieri, Università dell’Insubria, ed è dedicata al punto di vista degli avvocati sul tema “Problemi linguistici e diritti di difesa”.
L’evento è accreditato dall’Ordine degli avvocati di Como: saranno rilasciati 4 crediti al mattino e 4 al pomeriggio. Agli studenti è riconosciuto 1 credito.