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SSSUP - Biomasse da energia, come creare il "modello toscano"?

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Perché in Toscana non si è ancora sviluppata una filiera per le biomasse da energia e perché non si è affermato un “modello toscano” per la loro gestione? Sono domande attorno alle quali ruoterà la tavola rotonda intitolata “La valorizzazione delle biomasse agroforestali in Toscana:  limiti e opportunità” in programma alla Scuola Superiore Sant’Anna per venerdì 6 luglio (dalle ore 09.00, in aula magna storica) e presieduta da Enrico Bonari, Direttore dell’Istituto di Scienze della Vita.
L’evento si inserisce nelle attività del progetto di cooperazione transnazionale, inserito a sua volta nel programma europeo MED e che vede la collaborazione di numerosi enti locali in Spagna (la Pobla de Benissa e la Comunità di Valencia), Francia (PACA), Grecia (Creta), Italia (Toscana e Sardegna) nonché di istituti di ricerca nel campo delle politiche energetiche, come l’Institut de la Méditerranée, Laor, E-Zavod, CERTH, Centre for Renewable Energy (CRES), Institute of Energy Hrvoje Pozar (EIHP). Il progetto è finalizzato alla promozione delle energie rinnovabili nei paesi del Mediterraneo attraverso la creazione di una strategia comune per favorirne lo sviluppo.

In questo contesto, l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna sviluppa un progetto pilota sulla “governance delle biomasse”, per comprendere le ragioni tecniche, economiche, gestionali che hanno impedito l’attivazione in Toscana di una “filiera delle biomasse”. L’obiettivo è definire un “modello toscano” di “governance delle biomasse agroforestali”, basato sul coinvolgimento di tutti gli attori della filiera e sulla condivisione di linee sostenibili a livello economico, sociale e ambientale.  Il progetto si soffermerà, ad esempio, sullo studio della vocazionalità delle aree alla produzione di biomasse da colture dedicate e sulla stima dei residui agro-industriali e forestali reperibili sul territorio regionale; su un’ indagine on line rivolta a circa 300 attori della filiera delle biomasse, realizzata attraverso interviste dirette e questionari, per individuare i punti di forza e di debolezza della filiera e per definire le linee guida per una corretta gestione della risorsa a livello tecnico, economico, imprenditoriale e sociale e per la valutazione della sostenibilità delle filiere agro-energetiche attualmente in essere sul territorio toscano tramite l’utilizzo dell’Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment- LCA).

La tavola rotonda di venerdì 6 luglio sarà parte integrante di questo progetto e vedrà la partecipazione di un “panel” selezionato di interlocutori esperti in ambito pubblico e privato, con i quali analizzare le criticità e iniziare a costruire proposte innovative per portare a un incremento dell’impiego delle biomasse ad uso energetico nel territorio regionale toscano.

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