Antenne e sensori, applicazioni dell'elettronica per un mondo più "smart"
Sono alcuni esempi dell’utilizzo come sensori delle antenne dei sistemi di identificazione a radiofrequenza (Rifd) al centro dell’incontro organizzato dal dottorato di ricerca in Ingegneria industriale e dell’informazione dell’Ateneo friulano.
L’Università di Udine infatti è attiva a vari livelli nel settore dei sistemi di identificazione a radiofrequenza, anche in collaborazione con aziende del territorio. «La diffusione di questa tecnologia – spiega il coordinatore scientifico dell’incontro, Pierpaolo Palestri, professore di Elettronica all’Università di Udine – è cresciuta a un ritmo vertiginoso negli ultimi anni e vede applicazioni nella gestione della produzione industriale, nella logistica, nei pagamenti elettronici, nella gestione degli accessi e nell’identificazione di animali e oggetti».
In generale, le tecnologie Rifd possono diventare la base per la cosiddetta “Internet-of-things” (internet delle cose) in cui oggetti del mondo fisico potranno interagire col web. «Sensori basati sui sistemi di identificazione a radiofrequenza – evidenzia Palestri – potranno essere applicati a svariati oggetti, anche al corpo umano, e diventare la tecnologia abilitante per scenari futuri quali ehealth, smart cities e smart environments».
Gaetano Marrocco è un esperto di fama internazionale nella progettazione di antenne da utilizzare in sistemi di identificazione a radiofrequenza e nell’uso di questi sistemi come elemento base per reti di sensori.