Sono 43 i paesi in cui vige ancora la pena di morte nel mondo. Nella maggioranza dei casi si tratta di dittature ma, come in Stati Uniti, India e Giappone, la pena capitale continua a esistere anche in stati democratici. David Garland, tra i maggiori criminologi contemporanei e professore alla New York University, ha dedicato le sue ultime riflessioni alle traiettorie politiche che sostengono ancora, negli Stati Uniti del Ventunesimo secolo, l’istituto della pena capitale: sono raccolte nel volume “La pena di morte in America. Un’anomalia nell’era dell’abolizionismo”, che verrà presentato nell’Auditorium “Guido Martinotti” giovedì 23 maggio.
L’incontro è stato organizzato dal Dipartimento dei Sistemi Giuridici e dal Dipartimento delle Scienze Giuridiche Nazionali e Internazionali dell’Università di Milano-Bicocca, in cooperazione con la Fondazione Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale-CNPDS e con l’Osservatorio “Giordano Dell’Amore” sui rapporti tra diritto ed economia.
L’evento è aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili. Le lingue del dibattito sono italiano e inglese, con traduzione simultanea.
Programma
ore 14.45 Saluti istituzionali
ore 15.00 Introduce e coordina Adolfo Ceretti, Criminologia, Università di Milano-Bicocca
ore 15.30 Lectio magistralis di David Garland, New York University School of Law
ore 16.30 Discussione
Eva Cantarella, Diritto romano e Diritto greco, Università degli Studi di Milano
Loredana Garlati, Storia del diritto medievale e moderno, Università di Milano-Bicocca
Eligio Resta, Filosofia e Sociologia del diritto, Università degli Studi di Roma Tre
ore 18.00 Dibattito
Per il programma completo e la locandina clicca qui
Per una presentazione del volume a cura di Adolfo Ceretti clicca qui
Università di Milano-Bicocca
Giovedì 23 maggio 2013, ore 14.45
Edificio U12, Auditorium “Guido Martinotti” - Via Vizzola 5, Milano
La pena di morte in America. Un’anomalia nell’era dell’abolizionismo
