SSSUP - Ergastolo “ostativo” è una pena di morte “viva”?
La presenza di Umberto Veronesi trova ragione nel suo impegno per l’abolizione dell’ergastolo, suggerendo un approccio scientifico rispetto a una questione affrontata essenzialmente sul piano etico e sociologico.
Il presidente dell’Associazione Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna, Giuseppe di Vetta, spiega le ragioni di questo incontro “che si inserisce nelle nostre attività – sottolinea - e che sarà un momento di confronto, riflessione e discussione su una tematica attuale, che continua a richiamare l’attenzione del mondo della cultura e della politica.
L’ergastolo ostativo è, infatti, una pena ‘senza fine’, alla quale sono sottoposti i condannati per reati associativi, inseriti in un regime alternativo e speciale rispetto a quello ordinario, tale da impedirgli di accedere ai diversi benefici predisposti dalla legge per gli altri detenuti. L’Associazione Allievi – conclude di Vetta - intende promuovere un percorso di sensibilizzazione e di consapevolezza rispetto a questa condizione di perpetua attesa, indagando eventuali prospettive di riforma, che siano ispirate all’attuazione di quel principio di rieducazione della pena, enunciato dalla Costituzione all’articolo 27”.