Ma i brevetti sono davvero necessari?
Secondo il professor Boldrin la proprietà intellettuale non deve diventare un monopolio esclusivo sull’utilizzo dell’invenzione. Al contrario, quindi, della generale opinione secondo cui la tutela delle invenzioni attraverso i brevetti è necessaria per incentivare le imprese a innovare. Su questo tema Boldrin, assieme a David Levine, nel 2008 ha pubblicato il libro ‘Against Intellectual Monopoly’ (Cambridge University Press).
Alla conferenza di Boldrin, in inglese, seguiranno altre, nel quadro di un ciclo di lezioni da parte di professori di università internazionali. Questa settimana è previsto anche l’intervento di Ronald Wendner dell’Università di Graz.
«Il percorso di internazionalizzazione del corso in Economics vede un ulteriore sviluppo. Dopo l’approvazione del corso in lingua inglese e la firma dell’accordo con l’Università di Graz per il doppio riconoscimento del titolo di laurea nelle due nazioni (double degree), che si attiverà nel prossimo anno accademico, si entra nel vivo con gli incontri e le lezioni. Il confronto internazionale infatti è una prassi negli studi e nelle attività di ricerca scientifica in ambito economico», spiega la coordinatrice del corso di laurea magistrale Clara Graziano. «Usare l’inglese come lingua del corso – spiega la professoressa Graziano – permette agli studenti di incontrare docenti e colleghi di altre università. Ad esempio partecipando a lezioni presso la sede di Graz nel prossimo novembre per le famose Schumpeterian Lectures a cui tutti gli studenti sono invitati a partecipare».
«L’apertura internazionale caratterizza l’intero progetto di internazionalizzazione dei corsi di laurea economica del dipartimento di Scienze economiche e statistiche visto che anche nelle lauree magistrali di ‘Economia aziendale’ e ‘Banca e Finanza’ sono offerti quest’anno 12 corsi completamente in inglese», evidenzia il direttore del Dipartimento, Andrea Moretti. «Gli effetti si vedono fin da ora – sottolinea il professor Moretti – con la presenza di alcuni studenti stranieri che frequentano i corsi attratti dalla qualità dei contenuti e dalla possibilità di utilizzare come lingua veicolare l’inglese».