Univ. dell'Insubria - Comprendere i rapporti tra sistema nervoso e sistema immunitario per scoprire nuove terapie farmacologiche
I lavori si svolgono venerdì 15 e sabato 16 novembre 2013 nell'Aula Magna della sede di via Dunant 3, venerdì a partire dalle ore 14.00 e sabato dalle ore 9.00. La lingua ufficiale è l’inglese. Nelle tre sessioni di lavori saranno approfondite tematiche relative, in particolare, a: neuroimmunofarmacologia, malattie autoimmuni e neurodegenerative, neuroimmunologia delle malattie cardiovascolari e del cancro, neuropsicoimmunologia.
La Neuroimmunofarmacologia studia gli effetti dei farmaci sul sistema nervoso, sul sistema immunitario e sul sistema endocrino e le conseguenze per la loro funzionalità e per la salute e il benessere dell’organismo nel suo complesso. Soltanto di recente è stato approfondito lo studio dei meccanismi neuroimmunologici che regolano la risposta immune e i nuovi e insospettati obiettivi terapeutici.
«L’approccio neuroimmunofarmacologico rappresenta una rivoluzione di natura culturale e metodologica nelle scienze biomediche, proponendosi di realizzare l’obiettivo di riunificare l’essere umano frammentato dall’iperspecializzazione delle diverse discipline, neuroscienze, immunologia, endocrinologia, ecc» spiega il professor Marco Cosentino, direttore del Centro di Ricerche e organizzatore del convegno. «La Neuroimmunofarmacologia ambisce a comprendere i meccanismi di integrazione dei maggiori sistemi (nervoso, endocrino, immunitario) e di conseguenza a fornire gli strumenti per utilizzare in maniera ottimale i farmaci che abbiamo a disposizione, sfruttandone proprietà spesso non note o trascurate».