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Domani cambiò il mondo. 1963: storie e immagini di un anno indimenticabile

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Brescia, giovedì 21 novembre, Università Cattolica del Sacro Cuore. Nulla fu più come prima. Il 22 novembre 1963 il presidente americano John F. Kennedy viene ucciso nell’attentato di Dallas. E’ l’anno dell’apice dello sviluppo economico, culturale e artistico anche se arrivano segnali contrastanti. La “guerra fredda” spinge papa Giovanni XXIII a richiamare al mondo i valori della pace con l’enciclica Pacem in Terris, tra gli ultimi atti da lui compiuti prima di morire, nel giugno di quell’anno.
Gli succede il bresciano Giovanni Battista Montini con il nome di Paolo VI  che dovrà affrontare momenti difficili del dissenso cattolico in Italia. Di questo parlerà lo storico Agostino Giovagnoli (Università Cattolica).

Il 1963 fu un anno di grande nel mondo letterario.
Tra il 3 e l’8 ottobre 1963, una cinquantina di scrittori e critici creano  il «Gruppo 63». Umberto Eco, Renato Barilli, Francesco Leonetti, Giancarlo Marmori, Lamberto Pignotti, Nanni Balestrini e molti altri immaginano una nuova letteratura, un nuovo concetto di opera “aperta” ai nuovi linguaggi e in grado di giocare con le forme più comuni della narrazione svuotandoli dall’interno.
Un movimento di neoavanguardia che verrà illustrato dalla scrittrice Laura Bosio, in dialogo con Giuseppe Lupo (Università Cattolica)

Il 1963 fu un’ottima annata anche per lo sport italiano.
La città di Milano diventa capitale del calcio. Il Milan vinse la Coppa dei Campioni nella storica notte di Wembley, battendo 2-1 il Benfica di Eusebio, grazie a una doppietta di José Altafini: i rossoneri divennero la prima squadra italiana ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie. L'Inter chiuse l'annata laureandosi campione d'Italia, preludio ai due trionfi consecutivi in Coppa dei Campioni nei due anni a seguire.
Toccherà a Sandro Mazzola racconterà il clima di quei mesi e le emozioni della sua vita calcistica. Durante questa sezione verrà proiettato un contributo Sky sport.

La tv italiana tra Kennedy, Luther King e Calimero
Nel pomeriggio a partire dalle ore 14.30, verranno approfonditi i contenuti  della televisione degli anni sessanta con i contributi di Paola Abbiezzi e Marco Deriu, docenti della Cattolica.   La televisione italiana vive negli anni Sessanta un momento davvero magico, proponendosi come mezzo che consolida il suo ruolo culturale nella società che cambia. Lo conferma una programmazione che gioca la sua estetica sul bianco e nero, con uno sguardo agli ideali d'oltreoceano tradotti con il gusto e la creatività tutta italiana, di cui è icona un pulcino di nome Calimero, nato proprio nell'estate del 1963.

Il cinema del 1963
Appartiene al 1963 anche la riflessione meta-cinematografica per eccellenza con  «8 ½» di Federico Fellini, con protagonista Marcello Mastroianni nei panni di Guido Contini. A Brescia viene girato “Il magnifico cornuto” di Antonio Pietrangeli con Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Gian Maria Volontè, Lando Buzzanca. Della “re-invenzione del popolare”  parlerà Massimo Locatelli (Università Cattolica).

Chiuderà il convegno Gene Gnocchi, che parlerà del suo romanzo  L'invenzione del balcone, edito da Bompiani, dove presenta alcuni protagonisti della storia della letteratura, della scienza, della cultura e dell'editoria e dello spettacolo. L'autore Gene Gnocchi inizia con una lettera a Nanni Balestrini (fondatore del Gruppo '63) per chiedere delucidazioni su un'annosa questione: quali erano esattamente i membri del Gruppo '63?

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