Univ. di Udine - Le regole del commercio equo e esolidale
Il commercio equo e solidale si contrappone a una logica di mercato volta alla massimizzazione dei profitti e basata sullo sfruttamento delle risorse e delle popolazioni. «Dopo i primi interventi delineati a livello europeo negli atti di soft law – spiega Gioietta Maccioni –, non si può trascurare di ricordare l'impostazione visibile nei Trattati europei. Sul piano degli interventi statali segna un cambiamento di rotta l’entrata in vigore dello "Statuto delle imprese", ovvero della legge 180/2011. In ragione delle matrici contenute nei Trattati e delle potenzialità di taluni approcci si possono così immaginare diversi spazi di sviluppo della disciplina, realizzabili anche con interventi successivi».
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