![Wislawa Szymborska Wislawa Szymborska](/images/stories/persone/Wislawa_Szymborska.jpg)
Il convegno, ospitato nell’Aula magna di Palazzo Matteucci, in Piazza Torricelli 2, si aprirà mercoledì alle 9.30 con i saluti di Mauro Tulli, direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che introdurrà gli interventi di numerosi letterati, poeti, critici e saggisti italiani e stranieri in programma nell’arco della mattina e del pomeriggio. Giovedì 13 febbraio il convegno riprenderà alle ore 9.30 con la proiezione del film-documentario “La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wisława Szymborska”, di Katarzyna Kolenda-Zaleska. Seguirà una lettura di poesie dell'attore Gino Bartalena. Il convegno, patrocinato dalla Fondazione Kristina Bronislava Przyiemska Sbranti e dal dipartimento di Letteratura, Filologia e Linguistica dell'Università di Pisa, ha il coordinamento scientifico di Giovanna Tomassucci, docente di Slavistica dell’Ateneo pisano, ed è dedicato alla memoria di Pietro Marchesani, traduttore italiano, che si è occupato di poesia, narrativa e drammaturgia polacca.
Nel maggio 2007 Wisława Szymborska è stata ospite dell'Università di Pisa e ha tenuto un intervento in una Sala degli Stemmi gremita fino all'inverosimile; due anni più tardi, quando la scrittrice è stata invitata dal Collegio Superiore dell'Università di Bologna, l'Aula Magna di Santa Lucia della capienza di 1500 persone non è riuscita ad accogliere tutti i convenuti. Questo successo, notevole e senza precedenti, non è stato accompagnato in Italia da un'equivalente fortuna critica. Non solo non sono state pubblicate monografie e saggi (a fronte di una ricca messe di testi pubblicati in Polonia), ma la bella biografia di Szczęsna e Bikont, “Cianfrusaglie del passato. Biografia di Wisława Szymborska”, apparsa subito dopo il conferimento del Nobel e ormai giunta alla VI edizione, verrà pubblicata in Italia, nella traduzione di Andrea Ceccherelli, solo nei prossimi mesi. A cercare di sfruttare la celebrità della scrittrice è stato sorprendentemente un altro settore editoriale, quello dei manuali italiani di management e sociologia, che si sono serviti (in genere in modo inadeguato) delle poesie della Szymborska come di una sorta di “istruzioni per l'uso”.
Il convegno pisano cercherà di rispondere ad alcune domande: perché la Szymborska fa accostare alla poesia lettori italiani che in genere non la leggono - soprattutto i giovani? Quali sono i suoi elementi trascinanti. La sua fortuna italiana è forse un fenomeno “privato”, che riguarda solo i lettori? E ancora, il successo mediatico verificatosi subito dopo la morte della poetessa (soprattutto grazie alla celebrazione che ne ha fatto in prima serata tv Roberto Saviano) ha lasciato tracce a distanza di tempo nello scenario culturale italiano oppure tale fenomeno è stato in gran parte “riassorbito”, come avviene per molti autori divenuti improvvisamente celebri presso il grande pubblico?