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Figli alle prese con la scelta dell’Università, quale ruolo per i genitori?

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È inutile negarlo. I genitori alla scelta dell’università partecipano eccome. Spesso in conflitto con i figli o sostituendosi a essi, con effetti che possono essere anche negativi.  Per questo l’Università di Milano-Bicocca, per prima e con un taglio del tutto innovativo, ha ideato e lanciato un appuntamento dedicato proprio ai genitori per aiutarli a capire qual sia il modo più adeguato per sostenere i figli quando la questione è “iscriversi all’università”. L’appuntamento con l’edizione 2014 di Quando i figli si iscrivono all'Università: quale ruolo per i genitori? è sabato 22 febbraio dalle ore 10.00 alle 12.30, nell’edificio U12, presso l’Auditorium “Guido Martinotti” dell’Università di Milano-Bicocca, in via Vizzola, 5.
L’incontro, giunto alla sua terza edizione, nasce dalla constatazione di una crescente presenza di genitori in ateneo: partecipano agli open day degli studenti, contattano i servizi di orientamento, affiancano figlie e figli nelle iniziative a loro dedicate.

«Si tratta di un  momento di incontro reale, di ascolto e scambio con i genitori, caratterizzato da riflessività e partecipazione – dice Loredana Garlati, pro rettore all’Orientamento e al Job Placement – Non sempre è infatti facile essere accanto ai ragazzi nell'ingresso all'Università: è un passaggio molto delicato e non è facile trovare il giusto equilibrio tra sostegno e autonomia».

L’incontro è strutturato in due parti: nella prima verranno proposte alcune letture del ruolo della formazione universitaria nel percorso di crescita, nella seconda verrà dato ampio spazio agli interventi dei genitori presenti.

Sarà anche l’occasione per presentare la recente introduzione dei “crediti di merito” : un incentivo economico che l’Università di Milano-Bicocca ha adottato per riconoscere l’impegno degli studenti con media alta e esami sostenuti nei tempi, indipendentemente dalla fascia di reddito.

Quali sono le domande e i dubbi più frequenti?

«Quando studiavo io era tutto diverso». Negli ultimi 10-15 anni l'Università ha subito molteplici cambiamenti. Tra questi i principali hanno riguardato lo sdoppiamento dei percorsi di studio nella formula 3 + 2 e l'introduzione dei crediti formativi universitari.

«Vogliamo fare la scelta giusta». Spesso i genitori sono immersi quanto i loro figli nella problematicità della scelta, come si evidenzia nella tipologia di domanda più frequente: «Vogliamo fare la scelta giusta, quella che ci darà tutte le garanzie». Talvolta può mancare ai genitori, per varie ragioni, l’idea di formazione universitaria come percorso complesso, che richiede a studenti e studentesse autonomia, conoscenze, risorse, obiettivi, adattamento. E così i genitori esprimono il desiderio che il figlio si iscriva ad un corso di laurea qualsiasi: «purché non stia a casa a fare niente» e si attivano «purché non perda un anno, anche se non passa il test intanto si iscrive ad altro».

«Lo convinca lei per favore». L’attuale e perdurante crisi del mondo del lavoro contribuisce ad accrescere il bisogno dei genitori di indirizzare i figli verso la strada ritenuta sicura, anche perché molti sono a loro volta lavoratori precari. Questo spesso si traduce nel cercare di indirizzare i proprio figli verso corsi di laurea che permettono uno sbocco professionale più rapido, chiedendo l’aiuto dell’intermediatore. I figli, in realtà, desiderano essere aiutati dall’operatore nel limitare l’influenza dei genitori, o nel convincerli della bontà della propria scelta.

Clicca per scaricare il programma completo

Per maggiori informazioni:
Orientamento Studenti: 02 6448.6448 orientamento.genitori@unimib.it. Per verificare giorni ed orari consultare il sito www.unimib.it alla voce "Orientamento"

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