Progetto europeo Mapec per lo studio degli effetti dell’inquinamento atmosferico sui bambini
Consentirà di acquisire un data-base ricco di indicazioni sullo stato dell’ambiente delle città oggetto d’indagine. I laboratori dell’Ateneo di Perugia avranno il compito di analizzare i campioni di tutti bambini che parteciperanno al progetto.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il professor Silvano Monarca, responsabile del Progetto, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Perugia, la professoressa Rosalia Monaco, delegata per la diffusione della cultura scientifica della Direzione regionale Ufficio Scolastico dell’Umbria e il professor Massimo Moretti, docente di Igiene e medicina preventiva e membro del gruppo di ricerca.
Il progetto Mapec, approvato nel 2013 dalla Commissione Europea, è finanziato dal programma LIFE+, il fondo per l’ambiente dell’Unione Europea. Sarà condotto da cinque università, che hanno già collaborato tra loro in questo settore. Oltre all’Università degli Studi di Perugia partecipano gli atenei di Brescia (che ha il coordinamento), Torino, Pisa e Lecce.
“Si tratta di una ricerca unica nel suo genere – ha sottolineato Monarca - perché svolta su una platea molto numerosa di soggetti, mille bambini da 6 a 8 anni, e per un periodo di tre anni (2014-2016). I risultati potranno segnare un importante punto di partenza per orientare le politiche sanitarie contro l’inquinamento e a tutela della salute. Qui a Perugia il gruppo di ricerca universitario sarà coadiuvato dall’Ufficio scolastico regionale, che coinvolgerà istituti scolastici e almeno 200 bambini che, con il consenso dei genitori, saranno oggetto di indagini e test tossicologici. Al progetto partecipa il Comune di Perugia con l’Assessorato alle Politiche per l’infanzia e l’adolescenza e dell’edilizia scolastica. La scelta di ricerche sui bambini non è casuale, ben sapendo che questi sono soggetti tra i più esposti all’inquinamento aereo, che potrebbe influenzare il loro sistema respiratorio e anche altri sistemi”.
“L’Ufficio scolastico regionale – ha detto la professoressa Monaco – collabora con convinzione e piena adesione a questo progetto, che può essere un fattore di crescita e di tutela della salute non solo per i bambini, ma un aiuto anche alla famiglie”.
La conferenza stampa è stata preceduta da un incontro con i dirigenti degli istituti scolastici coinvolti nel progetto ed è servito a discutere le problematiche organizzative che saranno affrontate nelle prossime settimane.
Il Gruppo di ricerca, che condurrà l’indagine a Perugia, è composto da personale universitario operante nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche che effettuerà anche le analisi dei test sui mille bambini, e non solo su quelli di Perugia. Il prof. Silvano Monarca, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva, coordina il gruppo costituito da: Massimo Moretti, associato di Igiene e Medicina Preventiva; dottoressa Milena Villarini, ricercatrice in Igiene e Medicina Preventiva, Cristina Fatigoni, Tecnico di laboratorio; e i dottori Luca Dominici, Sara Levorato, Samuele Vannini, assegnisti.