Univ. di Perugia - OMICS: Gli sviluppi nella ricerca per la comprensione delle cause ambientali di malattia
Seguirà la discussione e al termine sono previste le conclusioni di Mariadonata Giaimo (Direzione Salute e coesione sociale, Regione Umbria).
La ricerca epidemiologica e molecolare ha apportato notevole miglioramento nella conoscenza del complesso processo causale delle patologie umane; tuttavia, l’eziologia di tante comuni malattie, soprattutto cronico degenerative ampiamente ritenute avere origine ambientale, è per certi versi ancora sconosciuta.
Lo studio e la ricerca sulle “omics”, termine con cui si definiscono le tecnologie che permettono di “leggere” grandi quantità di biomolecole da vari substrati biologici, ha permesso di comprendere meglio l’effetto dell’esposizione ai fattori di rischio ambientali esogeni che si intersecano con il substrato genetico e la “vulnerabilità clinica” degli individui.
“L’analisi dei dati dei numerosi “biomarcatori” – rileva la professoressa Liliana Minelli - , anche se pone non pochi problemi di interpretazione, può avere delle applicazioni cliniche sia nella diagnostica, che nella terapia – in particolare nella cosiddetta “medicina personalizzata” – che nella prognosi delle patologie, nonché in tutto quel complesso campo che è la rete di causazione delle malattie che prendono origine dalla dinamica interazione tra esposizioni ambientali/di contesto e l’insieme del genoma individuale”.
Il Seminario intende porre l’attenzione sugli sviluppi nella ricerca in tale ambito e, inoltre, riflettere e discutere sulle potenzialità delle applicazioni di tali tecnologie in sanità pubblica e il relativo impatto sul Sistema Sanitario Nazionale.