La diversità come patrimonio dell’impresa
Tali dinamiche relazionali e le conseguenti attività gestionali possono essere viste, da alcuni, come una difficoltà. Mentre, invece, nei fatti, possono trasformarsi in un’opportunità di arricchimento culturale e professionale.
Si deve partire da un atteggiamento di apertura all’altro e al gruppo dei “differenti”, il cosiddetto “outgroup”, e vivere la diversità come occasione di scambio e patrimonializzazione dei contributi di tutti piuttosto che come un ostacolo al mantenimento dell’“uniformità dell’ingroup”.
L’obiettivo diventa, dunque, quello di allargare il proprio sguardo al riconoscimento dell’altro, non solo in un’ottica di tolleranza “passiva” ma come attivazione di un circolo virtuoso fondato sulla reciprocità. Insomma, anche nel mondo dell’impresa è possibile mettere in pratica quella “cultura dell’incontro” che Papa Francesco ci invita a vivere.
Al convegno interverranno: Antonino Tamburello, Paolo Musso, Viviana Langher, F. Javier Fiz Pérez, Andrea Castiello d’Antonio, Gabriele Giorgi, Luciana D’ambrosio Marri.
Per informazioni: tel. 06 665431. – Sito: www.unier.it