Le risorse invisibili. La gestione del patrimonio archeologico e scientifico tra criticità e innovazione
Quest’ultimo aspetto è discusso da tempo in diversi ambiti con particolare riferimento all’insieme dei beni culturali conservati nei depositi di Musei e Istituzioni che, seppur organizzati, spesso non sono nelle condizioni di facilitarne la fruizione, sia di carattere scientifico, sia rivolta al grande pubblico”.
Il convegno si inserisce nelle linee di ricerca del Dottorato in Scienze e Tecnologie per l’Archeologia e i Beni Culturali di Unife, rivolte – come afferma Peretto - … “alla comprensione delle modalità di gestione delle collezioni che non sono oggetto di esposizione. Tra gli obiettivi da raggiungere la messa a punto di modalità di catalogazione in linea tra le varie Istituzioni per arrivare ad una conoscenza del patrimonio “sommerso”, proporre possibili interventi per il monitoraggio della qualità degli spazi adibiti a depositi (umidità, temperatura, luce, ecc.), approfondire le problematiche connesse alla fruizione delle raccolte conservate, anche nella previsione di eventuali spostamenti sia per esposizioni che per delocalizzazioni”.
L’iniziativa non solo è supportata da borse di studio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sul programma Fondo per il sostegno dei giovani, ma per lo svolgimento delle attività è stata stipulata una convenzione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con l'Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali.
“Tra le azioni concrete effettuate – conclude Peretto - l’elaborazione di un questionario per rilevare lo stato dell’arte della gestione e movimentazione dei beni culturali custoditi presso i musei statali e non e gli istituti a carattere museale. Inoltre è stato aperto un dialogo con le imprese di monitoraggio degli ambienti museali e che svolgono la loro attività specialistica nell’organizzazione di eventi con processi di movimentazione dei materiali a carattere culturale. Le informazioni raccolte consentiranno di avere un quadro generale statistico della realtà italiana e di proporre proposte gestionali migliorative”.