Decrescita come via di uscita dalla crisi. Incontro con Serge Latouche
Serge Latouche, attraverso argomentazioni teoriche e con un approccio empirico comprensivo di numerosi esempi, critica il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia economica. Secondo Latouche queste appartengono a una visione del mondo che mette al primo posto il fattore economico, mentre invece si tratta di «far uscire il martello economico dalla testa», cioè di decolonizzare l’immaginario occidentale che è stato colonizzato dall’economicismo sviluppista.
In questo quadro Latouche critica anche il cosiddetto “sviluppo sostenibile”, espressione che a prima vista suona bene, ma che in realtà è profondamente contraddittoria e rappresenta un tentativo estremo di far sopravvivere lo sviluppo, cioè la crescita economica, facendo credere che da essa dipenda il benessere dei popoli. I numerosi testi di Latouche invece evidenziano che i maggiori problemi ambientali e sociali del nostro tempo sono dovuti proprio alla crescita ed ai suoi effetti collaterali; di qui l’urgenza di una strategia di decrescita, incentrata sulla sobrietà, sul senso del limite per tentare di rispondere alle gravi emergenze del presente.