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Univ. di Verona - Steatosi epatica non alcolica e neoplasie del fegato

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verona-logo“Steatosi epatica non alcolica (Nafld) e neoplasie del fegato: problema emergente”. È il titolo del convegno che si terrà venerdì 21 novembre, alle 9, nell’aula magna del Policlinico Rossi e promosso nell’ambito degli incontri di aggiornamento del Gruppo multidisciplinare per i tumori epatobiliari, Giteb dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, coordinato da Calogero Iacono.
Organizzatori della giornata, Alfredo Guglielmi, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia e direttore della Chirurgia generale ed epatobiliare dell’Ospedale policlinico di Borgo Roma, ed Enzo Bonora direttore di Diabetologia e malattie del metabolismo dell’ospedale di Borgo Trento. Parteciperanno esperti nazionali sull’argomento che forniranno un approfondimento su questa patologia la cui importanze è emergente. Verranno discusse tematiche relative alla eziopatogenesi della malattia, alla prevenzione, alla terapia e alle diverse problematiche chirurgiche relative alla cura delle neoplasie del fegato.

La steatosi epatica non alcolica (Nafld) è considerata la malattia epatica più comune. I pazienti presentano una condizione nella quale vi è un eccessivo deposito di grassi all’interno delle cellule del fegato in assenza di un uso eccessivo di alcool. L'importanza clinica della steatosi epatica non alcolica è cresciuta negli ultimi anni, in conseguenza dell’incremento dell’obesità, delle abitudini sedentarie e della dieta ipercalorica adottata nei paesi occidentali, e si riflette nell'aumento delle malattie cardiovascolari ed endocrino-metaboliche e a un aumentato rischio di tumori del fegato e di altri organi.

I dati disponibili da studi sperimentali, clinici ed epidemiologici descrivono che la Nafld rappresenta la manifestazione epatica della cosiddetta sindrome metabolica, MS che è caratterizzata da obesità addominale, diabete e dislipidemia. La steatoepatite Nafld è la forma più grave di Nafld ed è considerata una delle principali cause della cirrosi del fegato e del rischio di tumore del fegato.

La Nafld da un punto di vista epidemiologico è responsabile di un aumento della mortalità stimato in 1,5/2,5 volte per cause correlate alle malattie del fegato, alle neoplasie maligne e alle patologie cardiovascolari.

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