Fundraiser, una professione con i numeri giusti
Scopo dello studio, che ha richiesto due anni di lavoro, è stato quello di favorire il riconoscimento della professione che si è mossa fino ad ora in una zona grigia di scarsa consapevolezza, per evidenziarne le opportunità lavorative e i nuovi approcci alle attività di formazione e aggiornamento professionale. Contribuendo in tal modo a delineare meglio un profilo lontano dai confini disciplinari tradizionali.
Un’occasione unica per conoscere, o approfondire, una figura professionale di cui siamo destinati a sentir parlare sempre di più in Italia, e che all’estero si è già saldamente affermata.
Convegno di apertura della XIII edizione del MASTER IN FUNDRAISING dell’Università di Bologna:
20 febbraio 2015, ore 10.00
Nuovo Campus Universitario di Forlì
Teaching Hub – Aula 4
Viale Filippo Corridoni 20
Questi saranno i temi al centro degli interventi del convegno nazionale:
Registrazione e accoglienza
Apertura convegno
Angelo Zanin, Presidente ASSIF – Associazione Italiana Fundraiser
La raccolta fondi in Italia, dati Istat alla mano
Roberta Piergiovanni, Ufficio territoriale per l’Emilia Romagna - ISTAT
Il censimento dei fundraiser: più di 1000 professionisti intervistati di persona
Valerio Melandri, Direttore Master in Fundraising – Università di Bologna
Giorgia Vecchio, Philantropy Centro Studi
Come assumo un fundraiser? Occasioni di lavoro, selezioni e colloqui
Gianni Solfrini, Consulente di carriera e curatore del portale www.lavorononprofit.it
Patrice Simonnet, Direttore Fundraising Fondo Ambientale Italiano
Gaia Calabresi, Responsabile Risorse Umane Greenpeace
Il Master in Fundraising al servizio del nonprofit e della comunità
Paolo Celli, Consulente di fundraising e fondatore Centrale Etica
Consegna dei diplomi agli studenti a.a. 2013/2014
L’osservazione diretta dei fenomeni in atto nel mondo del lavoro è tanto mai importante quanto necessaria per analizzare e prevedere, sia qualitativamente che quantitativamente, quegli scenari che ci attendono nell’immediato futuro. I risultati di questo primo studio nazionale dedicato – il cui unico Focus è la figura professionale del fundraiser – mostrano numeri positivi per quel che riguarda i principali aspetti di interesse: opportunità occupazionale in costante crescita, prevalenza del genere femminile (in lenta ma decisa ascensione anche nei ruoli di alta responsabilità) e un background multidisciplinare alla base. Obiettivo della ricerca è stato individuare con precisione chi e quanti sono i professionisti compresi nell’area professionale del fundraising, ma anche studiarne il posizionamento e le aspettative di ruolo all’interno della realtà in cui operano, gli strumenti che utilizzano e le difficoltà che incontrano.
Durante il convegno verranno presentati i dati definitivi della ricerca dopo due anni di lavoro, con lo scopo di offrire una fotografia del settore professionale che aiuti i fundraiser a prendere coscienza della propria dimensione identitaria, e a riconoscersi a pieno titolo fra le professioni non regolamentate.
Aspetto originale ed innovativo dell’indagine riguarda la prospettiva retributiva, che ancora una volta fa registrare una tendenza opposta nell’ambito del nonprofit: il titolo di studio o la formazione specifica non sembrano influire sul livello stipendiale, mentre il reddito è correlato positivamente con gli anni di esperienza. Inoltre, emerge significativamente la scelta di informarsi e mantenersi aggiornati dal punto di vista professionale, attraverso corsi universitari, programmi di formazione o la partecipazione ad eventi di settore nazionali ed internazionali.
Come afferma Valerio Melandri «abbiamo promosso l’indagine nella convinzione che il fundraising rappresenta oggi un ambito strategico fondamentale per i giovani in cerca di opportunità. Il settore è dinamico e offre una professionalità spendibile a 360 gradi nel mondo del lavoro».
Una professione proiettata nel futuro dunque: dove esperienze di networking e capacità multitasking possono davvero fare la differenza.