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Università Cattolica, Jobs Act sotto la lente

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Dal contratto a tutele crescenti alla riforma sui nuovi ammortizzatori sociali fino alla nuova tutela contro i licenziamenti illegittimi. Di questo e di tutte le novità introdotte dalla nuova riforma del mercato del lavoro si discuterà nel corso del convegno: “La delega del “Jobs Act” nei suoi decreti attuativi: come cambia il Diritto del lavoro”, in programma lunedì 23 febbraio, alle ore 14.30, nella Cripta Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (largo A. Gemelli, 1). Al dibattito, promosso dal Centro Europeo di diritto del lavoro (Cedri) dell’Ateneo, parteciperanno giuslavoristi, avvocati e magistrati.
Tra questi, i professori dell’Università Cattolica Matteo Corti, Vincenzo Ferrante e Antonella Occhino, gli avvocati del Foro di Milano Alberto Guariso e Fabrizio Daverio, il magistrato della Sezione Lavoro del Tribunale di Milano Giulia Dossi.

Tra gli aspetti affrontati dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio, figurano la definitiva approvazione dei decreti sul “contratto a tutele crescenti” e sulla “riforma degli ammortizzatori sociali”. In particolare, il Governo ha dichiarato che è interessato a valutare gli esiti del dibattito parlamentare e che quindi i testi, già resi noti, potrebbero subire modifiche, anche di un certo rilievo. Allo stesso tempo il Governo sembra voler mettere mani anche alle altre deleghe che sono state concesse con il “Jobs Act”, portando probabilmente all’approvazione il decreto di “riordino delle forme di lavoro atipiche” e quello sulla “Agenzia nazionale per il lavoro”.

«Con il primo provvedimento - spiega Vincenzo Ferrante, direttore del Cedri - si dovrebbe intervenire a modificare le disposizioni della Legge Fornero del giugno del 2012 in tema di lavoro a progetto e associazione in partecipazione, eliminando alcune delle pesanti restrizioni a suo tempo introdotte, la cosiddetta presunzione assoluta che impedisce di poter considerare come genuini i rapporti nei quali l’80% del fatturato proviene da un solo committente. Con il secondo, invece, il Governo è chiamato a organizzare i servizi per il lavoro, un tempo esercitati dalla Province (ora in via di estinzione), creando un’unica agenzia nazionale, articolata su tutto il territorio». Obiettivo del convegno è, pertanto, fornire un primo approfondimento sistematico di quanto emerso dal Consiglio dei Ministri, dedicato anche alla riforma del mercato del lavoro.

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