Il veneziano? Era l'inglese del Mediterraneo
Alle complesse e affascinanti dinamiche dell’irradiazione del veneziano nell’Adriatico orientale e nel Levante è dedicata una giornata di studi che si terrà all’Università Ca’ Foscari Venezia in Aula Baratto il 9 dicembre, il cui titolo è “De là da mar. Per una storia del veneziano in Oltremare”.
Nel corso di questa iniziativa linguisti e filologi italiani e stranieri daranno notizia dei materiali editi e più spesso inediti utili a ricostruire la storia della diffusione mediterranea del veneziano, che fu fino al primo Ottocento una vera e propria lingua internazionale, un po’ come l’inglese dei nostri tempi
In tutto il Levante il veneziano circolava come lingua internazionale della navigazione, degli scambi commerciali e persino della diplomazia: lo testimoniano da un lato i numerosi documenti conservati all’Archivio di Venezia e in molti altri archivi di paesi mediterranei; dall’altro le moltissime parole di origine veneziana passate al croato, all’albanese, al greco, all’arabo e al turco. Ancora oggi, del resto, i turisti veneti in vacanza in Grecia restano spesso sorpresi dell’“aria familiare” di molti vocaboli, da karekla ‘sedia’ a katsavidi ‘cacciavite’ fino a pirouni, che nel dialetto greco di Cipro indica la ‘forchetta’, cioè il veneziano piron.