Convegno “La procreazione medicalmente assistita. Bilancio di un’esperienza, problemi e prospettive”
Il convegno si articolerà in tre sessioni presiedute dai professori Luigi D’Andrea, Antonio Saitta e dall’avv. Giovanni Villari. Interverranno, tra gli altri, i docenti Giacomo D’Amico, Demetrio Neri, Marcella Fortino, Marianna Gensabella, Francesco Astone, Stefano Agosta, Vincenzo Scalisi. Le conclusioni saranno affidate al prof. Antonio Ruggeri.
Tra gli ospiti, il prof. Carlo Flamigni (che insieme ai proff. Gensabella e Neri è componente del Comitato Nazionale di Bioetica) e don Giovanni Russo, dell’Istituto Teologico “S. Tommaso”, oltre a docenti provenienti da diverse altre università italiane.
A dodici anni dall’entrata in vigore della legge n. 40 del 2004 ben poco è rimasto della trama normativa originaria. I numerosi e incisivi interventi del Giudice delle leggi hanno, quasi del tutto, stravolto l’originario impianto di questa disciplina. La prospettiva di indagine che con le presenti giornate di studio ci si propone di seguire non è solo quella di un esame delle numerose pronunce della Corte costituzionale, dei Giudici amministrativi e di quelli ordinari che sono intervenuti sulla materia in questione, ma è altresì quella di evidenziare quali effetti tali interventi abbiano avuto sul piano del bilanciamento degli interessi in gioco.
Le due giornate di lavori vedranno contrapposte non solo professionalità diverse (bioeticisti, filosofi, giuristi, medici e sociologi), ma anche sensibilità diverse, con l’obiettivo di dare adeguato risalto a tutte le esigenze emerse in questi anni di vigenza della disciplina. Nell’ambito specifico dei giuristi coinvolti nell’iniziativa, poi, troverà spazio il punto di vista degli studiosi del diritto civile, del diritto amministrativo nonché del diritto costituzionale
L’analisi che verrà sviluppata attraverso il convegno si propone di assumere una doppia utilità: per un verso, consentirà di orientare l’operatore e l’interprete nella soluzione dei casi dubbi che dovessero ancora prospettarsi; per altro verso, potrà rivelarsi particolarmente proficua qualora il legislatore volesse – come da più parti auspicato – aggiornare la legge n. 40 del 2004, eliminando le residue incongruenze e adattandola al mutato contesto medico-scientifico.