Scompenso cardiaco, la giornata europea fa tappa a Pisa
Domenica 8 maggio dalle ore 9 alle ore 12.30, in collaborazione con l’Area di Ricerca Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, in via Moruzzi 1, i pazienti possono sottoporsi a visita specialistica, elettrocardiogramma, con un eventuale approfondimento diagnostico.
La prevalenza dello scompenso cardiaco, cioè la percentuale di chi soffre di questa malattia in Europa e in Italia è pari al 2,5 per cento della popolazione. Questo significa che circa 15 milioni di cittadini in Europa e 1 milione di italiani soffrono di questa malattia. La prevalenza cresce in maniera esponenziale con l’età: meno dell’1 per cento sino a 60 anni, 2 per cento tra 60 e 70, 5 per cento tra 70 e 80, attestandosi a oltre il 10 per cento dopo gli 80 anni.
La Cardiologia della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio - diretta da Michele Emdin e coordinata da Claudio Passino, entrambi docenti di malattie dell’apparato cardiovascolare alla Scuola Superiore Sant’Anna, e da Emilio Pasanisi nelle articolazioni di degenza e di ambulatorio - si caratterizza per una tradizione di eccellenza nei risultati di cura dello scompenso, come accertano i dati nazionali degli ultimi tre anni elaborati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, che la pongono ai vertici in Toscana ed in Italia. Sui meccanismi dello scompenso cardiaco e sulle terapie sono in corso ricerche importanti ed innovative svolte con altri Centri di Ricerca europei e statunitensi. In Toscana, particolare attenzione riveste la collaborazione con la Medicina di iniziativa e con le Strutture della Ausl Nordovest.
“Lo stesso quadro di sintomi dello scompenso cariaco – sottolinea Michele Emdin, presentando le iniziative di domenica 8 maggio a Pisa - può essere sostenuto da un deficit della capacità di pompa, di contrazione, ovvero della ‘sistole’ cardiaca, come dopo un infarto, ovvero – e questa è una condizione meno nota al pubblico ed anche ad una larga fetta degli operatori medici- da una malattia della ‘diastole’, ovvero della fase di rilasciamento del cuore. Nei paesi occidentali sono due le principali patologie principalmente responsabili: l’infarto acuto del miocardio e le miocardiopatie (patologie che colpiscono direttamente le cellule miocardiche, causandone alterazioni funzionali e strutturali). Negli ultimi anni, inoltre, sembra essere diventata molto comune, come causa di scompenso, anche la miocardite, un processo infettivo – aggiunge Michele Emdin - che colpisce le cellule del miocardio. Infine, tutti i processi patologici a carico delle valvole cardiache possono determinare uno scompenso cardiaco se non trattate in modo appropriato”.