Prospettive di sviluppo dell’energia dal mare per la produzione elettrica in Italia
Secondo le stime IEA (International Energy Agency), il potenziale teorico di energia dal mare è compreso tra i 20.000 e i 90.000 TWh/anno. Regno Unito, Portogallo, Norvegia, Stati Uniti, Giappone e Canada investono significativamente in questo settore tecnologico già dagli anni ’70.
L’esperienza italiana è sicuramente più recente ma non meno importante. Il progetto Enermar è il primo prototipo di una turbina marina ad asse verticale denominata KOBOLD, installata nello Stretto di Messina. Inoltre, grazie ad un brevetto italiano, in ulteriore via di sviluppo, di una diga a cassoni denominata REWEC3 (Reasonant Wave Energy Converter), è stato realizzato un dispositivo avanzato per lo sfruttamento dell’energia ondosa. Progetti più recenti vedono un nuovo sviluppo di tale brevetto.
Il workshop intende favorire la condivisione delle esperienze acquisite a livello nazionale con la partecipazione dei principali esperti italiani operanti nel campo dell’energia dal mare, Università, centri di ricerca, società di sviluppo, tra cui ricercatori dell’ENEA, del CNR, dell’Università Mediterranea, delle Università di Bologna, di Padova, Napoli, del Politecnico di Milano e Torino, della RSE SpA e della società Ponte di Archimede SpA. La giornata di domani sarà dedicata a una tavola rotonda con un’importante presenza di rappresentanti del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), della Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) e Terna.
Infine verrà discusso e presentato il Joint Programme “Marine Renewable Energy” dell’EERA (European Energy Research Alliance).
Programma evento