Friuli e Made in Italy, nuove forme di attrattività per il sistema Paese
Il corso, promosso per il secondo anno dall’ateneo, si inserisce nel progetto nazionale Firb 2009-2012 “Perdita, mantenimento e recupero dello spazio linguistico e culturale nella seconda e terza generazione di emigrati italiani nel mondo: lingua, lingue, identità. La lingua e cultura italiana come valore e patrimonio per nuove professionalità nelle comunità emigrate”.
Dopo gli indirizzi di saluto di Fabio Vendruscolo, delegato alla didattica dell’ateneo, la relazione di apertura è affidata a Giuseppe Morandini, presidente Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia e componente del consiglio dell’Istituto per il commercio estero (Ice). Morandini illustrerà il ruolo dell'Ice nello sviluppo e nella promozione dei rapporti economici e commerciali con l’estero. Seguiranno gli interventi di Giorgio Pressburger, già direttore dell’Istituto italiano di cultura a Budapest; Giuseppe Napoli, vicedirettore centrale Cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia, e Flavio Pressacco, dell’università di Udine, attento osservatore degli equilibri tra mercato locale e dimensione territoriale. Raffaella Bombi, direttore del Corso di perfezionamento, e Vincenzo Orioles, coordinatore per l’università di Udine del progetto Firb, modereranno i lavori e trarranno le conclusioni del confronto di posizioni ed esperienze.
L’appuntamento è aperto a docenti, corsisti, studenti e a tutti gli interessati «a un tema ricco di risvolti – spiega Bombi – che scavalcano i confini delle appartenenze disciplinari per investire lingua, economia, politica e cultura in senso ampio». Partito il 9 maggio scorso con una fase di didattica on line prima ancora che i corsisti lasciassero i loro paesi, aperto per la fase della didattica frontale il 30 maggio, il corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità” giunge con questa tavola rotonda a uno snodo cruciale. «L’incontro – sottolinea Bombi – conclude le attività didattiche e consegna virtualmente i corsisti ad aziende ed enti dove si svolgerà il periodo di immersione nella realtà imprenditoriale friulana».
La tavola rotonda, precisa Orioles, «mira a cogliere il senso strategico del progetto Firb di cui il corso è espressione di punta: dedicata ai figli degli emigrati friulani all’estero, l’iniziativa si propone non solo di far loro recuperare e riattivare la consapevolezza identitaria, ma anche di integrare il loro bagaglio di competenze lasciandosi contagiare dalla sensibilità innovatrice delle aziende che esprimono le eccellenze del sistema friulano delle imprese».