
Scienza e Tecnologia
Virus Zyka. Approfondimenti e raccomandazioni di Carlo Contini

Università di Firenze, l’adattamento delle specie anfibie all’innalzamento delle temperature marine
Se l’acqua è troppo calda, meglio prendersi una boccata d’aria. E’ la strategia adottata dai granchi delle coste rocciose toscane, che fa luce su una tappa evolutiva cruciale, quella che ha permesso il passaggio dai progenitori marini alle specie terresti, come documenta su Nature Scientific Reports lo studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze, coordinati da Stefano Cannicci, assieme ai colleghi dell’Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research, il più autorevole istituto per lo studio dei cambiamenti climatici in Europa (“The trade-off between heat tolerance and metabolic cost drives the bimodal life strategy at the air-water interface”, doi: 10.1038/srep19158).
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Gli scienziati mappano il rumore subacqueo nel Mar Mediterraneo
Il rumore subacqueo nel Mar Mediterraneo: gli scienziati presentano la prima mappa che riflette la distribuzione e la densità delle sorgenti di rumore subacqueo nella regione. Al progetto ha partecipato anche il Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali (Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente) dell’Università di Pavia. Il rapporto finale del progetto di ricerca internazionale – commissionato da ACCOBAMS (Agreement on the Conservation of Cetaceans in the Black Sea, Mediterranean Sea and Contiguous Atlantic Area) per valutare la quantità, tipologia e distribuzione delle principali sorgenti di rumore in Mediterraneo nel periodo 2005-2015 – è stato presentato pubblicamente giovedì 21 gennaio 2016.
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I resti di un bambino di circa un anno testimoniano il primo caso di scorbuto dell'antico Egitto
Morire di scorbuto a circa un anno di età. È il triste destino probabilmente toccato a un bambino vissuto nell’antico Egitto predinastico, tra il 3800 e il 3600 avanti Cristo. Il suo scheletro è stato rinvenuto nel villaggio di Nag el-Qarmila, non lontano da Assuan, dall’Aswan-Kom Ombo Archaeological Project (AKAP), missione archeologica congiunta dell'Università di Bologna e dell'Università di Yale, attiva dal 2005 nella regione e diretta dalla professoressa Maria Carmela Gatto e dal professor Antonio Curci.
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Univ. di Bologna - Sistemi di irrigazione più efficienti e flessibili
Dal 25 al 27 gennaio si incontreranno a Bologna i partner del progetto FIGARO (Flexible and PrecIse IrriGation PlAtform to Improve FaRm Scale Water PrOductivity), iniziativa internazionale finanziata dall’Unione Europea per lo sviluppo di una piattaforma informatica di supporto decisionale capace di utilizzare diversi modelli o sistemi di supporto (Decision Support System - DSS) in combinazione con le più avanzate tecnologie per il monitoraggio del clima, del suolo e della pianta. La piattaforma FIGARO sarà in grado di migliorare la gestione degli impianti di irrigazione e la produttività della risorsa idrica in agricoltura.
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Una risorsa web per migliorare la produttività dei terreni agricoli in modo sostenibile

Vino, le vespe lo fanno meglio
Le vespe sono l’alcova dei lieviti naturali responsabili della fermentazione del vino e garantiscono la biodiversità messa a rischio dal deterioramento ambientale e dall'utilizzo di pochi ceppi selezionati. E’ la scoperta fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze e della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, coordinato da Duccio Cavalieri, che ha documentato per la prima volta il comportamento sessuale dei lieviti in ambienti naturali, ricostruendo le tappe e i luoghi in cui l’accoppiamento dei differenti ceppi avviene. La rivista scientifica PNAS ha indicato il lavoro fra quelli di maggiore interesse e la rivista Science l'ha già commentato nelle news and views (“Social wasps are a Saccharomyces mating nest”, doi: 10.1073/pnas.1516453113).
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Kurdistan iracheno, scoperte prime tracce umane di 500 mila anni fa
Tracce delle prime occupazioni umane preistoriche del Kurdistan iracheno, risalenti ad almeno mezzo milione di anni fa (Paleolitico inferiore), sono state scoperte dagli archeologi delle università di Udine e di Roma “La Sapienza” nella regione settentrionale dell’antica Mesopotamia. L’ultima campagna di ricerche ha portato anche al ritrovamento di reperti che testimoniano la presenza dell’uomo di Neanderthal e all’individuazione di vaste necropoli di comunità nomadi databili fra la tarda preistoria (circa 6.000 a.C.) e l’età del Bronzo (circa 1200 a.C.).
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Con Cloudfridge il frigo si comanda dalle nuvole

Nasce a Bologna il primo laboratorio virtuale di Google

Combustibile dalla alghe: l’Europa investe oltre 1 milione di euro nel progetto dell’università di Verona
Con un finanziamento della Comunità Europea di 1.441.875 euro entra a pieno titolo tra le ricerche più promettenti nel settore delle energie rinnovabili il progetto dell’università di Verona Solenalgae. Realizzato dagli scienziati del dipartimento di Biotecnologie di ateneo, Solenalgae, “Improving Photosynthetic Solar Energy Conversion in Microalgal Cultures for the Production of Biofuels and High Value Products”, è una ricerca sulla produzione di combustibile a partire dalle alghe. Il gruppo, guidato da Matteo Ballottari docente di Fisiologia vegetale è stato finanziato dall’Erc, European research council nell’ambito programma Horizon 2020.
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