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Scienza e Tecnologia

Gestione automatizzata dell'irrigazione nei vigneti: la via progetto italo-israeliano targato Uniud

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Sviluppare un programma di gestione automatizza dell’irrigazione in vigneto attraverso sensori che controllano clima, piante e suolo per gestire l’impatto della siccità sulla produttività della vite e sulla qualità delle uve. È l’obiettivo del progetto di ricerca biennale italo-israeliano “Irrigate”, coordinato dall’Università di Udine e sostenuto dai ministeri degli Affari esteri italiano e dell’Industria, Commercio e Lavoro israeliano. Partner del progetto sono il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Ateneo friulano e IGA Technology services di Udine, e, per parte israeliana, l’istituto di Biotecnologia e Agricoltura delle zone aride dell’Università Ben Gurion nel Negev e la società Netafim.
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I bambini convinti delle proprie capacità sono meno depressi

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La convinzione di saper gestire bene le attività scolastiche e le relazioni con i compagni di classe contrastano la depressione. È il risultato al quale sono arrivati i ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, dopo uno studio condotto su circa 600 bambini di seconda e terza elementare.  Insomma, a  parità di competenze è la convinzione del saper far qualcosa a fare la differenza. Lo studio (Patrizia Steca, J. R. Z. Abela, D. Monzani, A. Greco,N. A. Hazel, B. L. Hankin Cognitive Vulnerability to Depressive Symptoms in Children: The Protective Role of Self-efficacy Beliefs in a Multi-Wave Longitudinal Study DOI: 10.1007/s10802-013-9765-5), condotto in collaborazione con alcune Università statunitensi, è stato pubblicato sul Journal of Abnormal Child Psychology.
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Univ. Bicocca - Crimini online, arriva il software che setaccia la Rete

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Una sentinella informatica in grado di individuare malware e situazioni potenzialmente pericolose e di lanciare degli alert davanti a contenuti potenzialmente illegali, senza violare i diritti dei cittadini, mantenendo così la rete pulita e sicura. Con questa idea, un gruppo di lavoro composto dall' Università di Milano-Bicocca, dall' Università degli Studi di Cagliari (leader del progetto), dall'Ateneo polacco Naukowa I Akademicka Siec Komputerowa e dalla ditta svedese Netclean Technologies in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Polizia Postale e delle Comunicazioni si è aggiudicato un finanziamento di  400 mila euro dalla Commissione Europea (DG-HOME), nell'ambito del programma europeo Prevention of and Fight against crime.
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Il simulatore del robot da Vinci per scoprire i talenti della chirurgia

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L’abilità per una qualunque attività, sia essa sportiva, artistica o altamente qualificata, è una dote che si riceve alla nascita o che si sviluppa nella prima infanzia e che non tutti possiedono allo stesso livello. Come nello sport i fuoriclasse sono delle eccezioni, così anche gli studenti di medicina particolarmente dotati per la chirurgia sono una rarità. Lo ha dimostrato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di EndoCAS (www.endocas.org), il centro di eccellenza della chirurgia assistita al calcolatore dell’Università di Pisa, che per la prima volta in assoluto ha usato il da Vinci Skills Simulator – un simulatore per chirurgia robotica basato su realtà virtuale – per valutare se tra gli studenti di medicina ce ne fossero alcuni dotati di un’abilità innata per la chirurgia.
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Acque pulite: all’Università di Pisa ideato un innovativo indicatore che utilizza gli enzimi

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pisa-logoSi chiama “Indice di Impatto sulla Funzionalità Enzimatica” (Indice-IFE) ed è un innovativo indicatore di qualità delle acque ottenuto attraverso l’uso di enzimi. E’ questo il risultato di uno studio finanziato dalla Regione Toscana e condotto da un gruppo di biochimici coordinato dal professore Umberto Mura del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa impegnato da tempo nella ricerca di indicatori di qualità ambientale nel contesto generale del management dei rifiuti.
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Una nuova metodica messa a punto da Arc - Net facilita la diagnosi dei tumori rari

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Sequenziare contemporaneamente 50 geni da una piccola porzione di tessuto proveniente dalla biopsia o prelevato durante l’intervento chirurgico. Una rivoluzione nella diagnostica dei tumori rari resa possibile dal lavoro del team del Centro di ricerca sul cancro Arc-Net dell’università di Verona guidato da Aldo Scarpa, direttore del dipartimento di Patologia e Diagnostica di ateneo. Sino ad oggi era, infatti, possibile ottenere la sequenza di Dna di un solo frammento di gene alla volta, ma era impensabile riuscire a sequenziare un gene per intero.
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Unibo Ricerca: primo test sul campo del drone per il soccorso antivalanghe

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montagna gran zebruE’stato testato con successo nei giorni scorsi sulle Alpi valdostane un prototipo di un mini quadricottero radiocomandato, attrezzato per la ricerca di persone rimaste travolte da valanghe. Il drone è stato messo a punto dal team di ricerca guidato da Lorenzo Marconi, coordinatore del progetto e docente di automatica del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” nell’ambito del progetto europeo SHERPA.
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“Con il trattamento farmacologico precoce si può bloccare la replicazione del virus Hiv, indurre uno stato di resistenza e allontanare lo spettro dell’Aids”

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E’ possibile mantenere il controllo a lungo termine della replicazione del virus Hiv, responsabile dell’Aids, senza che il paziente sviluppi lo stato di malattia conclamata, grazie a un intervento farmacologico precoce che permette di limitare, sino ad “azzerare”, la viremia e di allontanare lo spettro della malattia conclamata, l’Aids. Ovviamente questo non significa che tutte le persone sieropositive, oggi già in trattamento con farmaci antiretrovirali, possano sospendere la terapia, ma il dato è giudicato particolarmente interessante e può, in prospettiva, promuovere ancora di più l’utilizzo del trattamento precoce dell’infezione da Hiv, come strategia preventiva dell’Aids.
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Che cosa percepisce in tempo reale un amputato con una mano artificiale? Funziona la prima mano artificiale “sensibile”

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Nove anni dopo il suo incidente, Dennis Aabo Sørensen, danese, è diventato il primo amputato nel mondo a percepire informazioni sensoriali raffinate e quasi-naturali, in tempo reale, grazie a una mano protesica ad elevato impatto sensoriale che gli è stata collegata, chirurgicamente, ai nervi del suo arto superiore. L’Ing. Silvestro Micera e il suo team presso l'EPFL (Svizzera) e l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna (Italia), ha sviluppato la rivoluzionaria reazione sensoriale che ha permesso a Sørensen di percepire di nuovo sensazioni durante la manipolazione degli oggetti.
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Lo studio su “Canis etruscus” di un ricercatore perugino pubblicato su una rivista scientifica internazionale

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Le scoperte paleontologiche umbre continuano ad avere notevole risonanza in Italia e all’estero. Un articolo del giovane ricercatore Marco Cherin (paleontologo del Dipartimento di Fisica e Geologia) in questi giorni è stato pubblicato sul Journal of Mammalian Evolution, relativo alla  descrizione del materiale fossile di ‘Canis etruscus’ proveniente da Pantalla (nei pressi di Todi), risalente a circa 1,8 milioni di anni fa. Cherin descrive nell’articolo i risultati di oltre un anno di studi sulle scoperte di Pantalla, rappresentate da ben quattro crani molto ben conservati (che si associano ai resti di molte altre specie di mammiferi).
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Univ. di Pisa - Nel deserto del Perù per studiare l’evoluzione dei vertebrati marini

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Alcuni anni fa era stato teatro di una scoperta eccezionale, nota alle cronache come il ritrovamento del Leviatano (Livyathan melvillei), il “mostro” marino evocato da Melville nel suo “Moby Dick”. Grazie a un team di ricercatori internazionali – tra cui alcuni dell’Università di Pisa – quel mostro aveva preso forma nei resti fossili di un cetaceo preistorico ritrovato in Perù. Oggi il deserto di Ica – in particolare l’area costiera che si estende per 300 chilometri da Pisco a Yaucha – tornerà a essere terreno di studi paleontologici per un nuovo progetto di ricerca guidato da Giovanni Bianucci dell’Ateneo pisano, che ha ottenuto dal MIUR un finanziamento PRIN di 252.605 euro.
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